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Assistenza tecnica   Punto di riferimento per Antennisti & Elettricisti

In  questa pagina  trovi le informazioni  e notizie sull’istallazione “ LTE “

Il sistema "LTE”

Tanto per dare una mano , considerando che per puro  interesse economico dei grandi  ci ritroviamo mutilati di alcuni canali TV ( oggi dal 61 al 69 in seguito saranno di più) ,  Questi canali saranno concessi alla telefonia LTE, con annessi problemi  di nuove interferenze.

 

In pratica  fare e disfare è tutto lavorare” (vecchio proverbio)   , per tanto oggi ci ritroviamo a constatare e a risolvere  i problemi che generano i nuovi trasmettitori  gestiti dalle compagnie telefoniche  accesi  sulle frequenze  ex televisive .

 

Cosa potrà accadere ?  Una cosa molto semplice , detto in breve  i segnali LTE essendo piu vicini alle nostre antenne saranno ricevuti con maggior intensità creando saturazione  e interferenza su tutti i tipi di impianti.

A questo punto entra in gioco il vero antennista.

Con  strumentazione adeguata

In Italia, come in altri paesi, la liberazione del dividendo digitale

presenta particolari complessità dovute alla riubicazione dei

canali DTT. Sarà necessario un periodo transitorio di riubicazione

dei contenuti e simultaneamente di aggiornamento delle

installazioni di ricezione. La pianificazione della riubicazione

delle frequenze risponde, in generale, a decreti ministeriali di

attuazione pubblicati dalle agenzie di regolamentazione di ogni paese.

Per gli installatori di infrastrutture di telecomunicazioni, il

dividendo digitale risulta una sfida. Come leader del mercato,

Televés si è preparata per offrire ai professionisti tutto quello di

cui necessitano, sia riguardo i prodotti che nel supporto tecnico.

Ripartizione dei canali nello  Spettro LTE

 

Segnali LTE di down link

Sono i segnali provenienti dall’operatore verso il terminale

mobile e sono ricevuti dalle Antenne DTT.

A seconda del sistema di amplifi cazione utilizzato

nell’edificio (monocanale, banda larga o centrali programmabili) si potrà stabilire una relazione di protezione per il canale 60, il canale 59 e i restanti canali, tenendo in considerazione lo stretto margine di frequenza (1 MHz) esistente tra LTE e DTT.

Per gli impianti di ricezione individuale, il comportamento è simile, in quanto esposti ugualmente ai segnali LTE di downlink, che raggiungono il sistema di amplifi cazione DTT, che in generale è a banda larga e, quindi, maggiormente soggetto ad essere interferito.

Segnali LTE di uplink

I segnali inviati dal terminale LTE dell’utente vengono

ricevuti come segnali interferenti dai terminali di ricezione DTT, sia quelli integrati nei televisori che quelli esterni (decoders).

Sia nel caso di ricezione individuale che centralizzata,

questi segnali di uplink potranno interferire attraverso il

cavo e i connettori, provocando lo squadrettamento delle immagini.

Disturbi generati  da segnali interferenti LTE

Simulazione  situazione LTE

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Circuiti lC.

Utilizzando componenti discreti (L, C) si ottengono

importanti tagli della banda interferente, provocando però un

aumento della perdita di inserzione nella banda dei segnali DTT. Il

loro uso ci obbliga a una nuova regolazione della centrale.

Risonatori in ceramica.

 I fi ltri risonatori ceramici risolvono i

problemi di perdita di inserzione dei fi ltri LC. Ma se i risonatori non

sono di alta qualità, la temperatura provoca variazioni al taglio e

perdita di inserzione sui canali DTT vicini a quelli LTE (canali 59 e

60).

Filtri SAW.

Il fi ltraggio mediante onde di superfi cie (SAW)

permette di ottenere tagli molto grandi in intervalli di frequenza

piccoli. Genera, però, elevate perdite di inserzione costringendo

la sua combinazione con un amplifi catore aggiuntivo che rende

diffi cile la sua realizzazione e ne pregiudica il prezzo.

Filtri a cavità. LTE

Sono costituiti da linee di trasmissione accoppiate

e alloggiate in cavità risonanti di metallo. Si ottengono ottime

specifi che di taglio (25-30 dB o maggiori), mantenendo minime

perdite di inserzione (< 1 dB nella banda di frequenze DTT e 2 dB

tipo nei canali alti 59, 60).

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· Antenne TV DTT

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· Cavi Audio/Video/RCA

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Il passaggio al digitale della televisione terrestre è giunto ad  un ulteriore importante passo, il cosiddetto dividendo digitale,  processo con il quale l’Unione Europea ha stabilito che la banda  degli 800 MHz (canali 61- 69) viene riservata per servizi avanzati  della telefonia mobile e per Internet in mobilità (LTE).

Lo standard LTE prevede l’utilizzo di differenti bande frequenziali;  in Europa si è deciso di utilizzare frequenze a 800, 900, 1800 e  2600MHz. L’impiego della banda a 800MHz, i canali da 61 a 69,  per servizi mobili costituisce un elemento importante, da un  lato, per motivi di armonizzazione dello spettro a livello europeo  e, dall’altro, perchè implica minori costi di implementazione  (minore numero di celle, maggiore penetrazione e maggiore  copertura).

Le connessioni mobili rappresenteranno l’80% delle connessioni  a banda larga per l’anno 2014. Lo spettro dovrà essere  armonizzato negli 800 MHz per potere sviluppare al massimo  le potenzialità della tecnologia LTE e rendere disponibili per  la comunità i servizi la cui domanda esistente è in continua  crescita.

 Il processo delle liberazione del dividendo digitale dovrà completarsi in tutta Europa prima dell’1 gennaio 2015. Alcuni  paesi, come la Spagna, hanno già annunciato piani per rinviare questa data limite. In Italia, si procede con misure compensative per rendere libere queste frequenze dalle attuali trasmissioni di  emittenti TV entro l’1 gennaio 2013.

Spettro UHF   Oggi, la banda UHF è occupata esclusivamente da segnali DVB-T radiodiffusi. A breve, questa situazione cambierà in seguito alla  liberazione dello spettro radioelettrico tra i canali 61 e 69 per l’ubicazione dei servizi a banda larga mobili, denominata rete 4G.

Spettro LTE  Si riserva l’utilizzo dell’intervallo di frequenze tra 790 e 862 MHz per i servizi LTE.  Lo sviluppo del LTE permette soltanto una larghezza di banda di protezione di 1 MHz rispetto ai servizi DVB-T che potranno essere  collocati in Banda V.

I filtri per la soppressione dei segnali interferenti lte possono essere realizzati mediante varie tecnologie:

Quello che Televés ha ottenuto con il suo filtro LTE a microcavità  (sistema brevettato) è l’implementazione della tecnologia in un  volume estremamente ridotto (10x5 cm) e con un peso inferiore  ai 250 grammi, che lo rendono idoneo sia per l’uso in ambiente  interno che in esterno. Per ottenere questo, Televes utilizza quello  che viene denominato microcavità, all’interno delle quali si  alloggiano gli elementi risonanti con un elevato fattore di qualità.  Il filtro a microcavità presenta inoltre un eccelente  comportamento ad elevate temperature e contro le vibrazioni,  motivi che lo rendono il componente ideale per il filtraggio dei  segnali interferenti LTE, salvaguardando la ricezione del DTT.Può  essere utilizzato sia in forma preventiva che come elemento di  attenuazione.

FILTRO A MICROCAVITA’

Nello scenario 1, viene simulato un impianto di antenna centralizzato installato precedentemente all’accensione dei segnali LTE. 

Nello scenario 2, simuliamo l’interferenza LTE generata da un ripetitore installato ad una distanza dell’ordine del Km dal punto di ricezione. Per entrambi gli  scenari vengono riportati gli spettri della banda UHF misurati all’uscita dell’antenna (punti 1 e 3) e dopo un ipotetico amplificatore largabanda (punti 2 e 4). 

Nello scenario 3, si adegua l’impianto interferito dal LTE mediante un filtro da palo (punto 5). 

Nella tabella vengono riportati i valori di MER misurati per ogni canale nei 5 punti di misura; da cui si evince che il maggiore problema generato  dall’interferenza LTE si avrà in uscita dagli amplificatori centralizzati e consisterà nella loro saturazione.